Intervista a Eleonora Cecere

Eleonora CecereIntervista rilasciata nel 2005.

Allora Eleonora, “Non è la Rai” chiudeva i battenti 10 anni fa, cos’è successo in questi anni nella tua vita?
Subito dopo “Non è la Rai” mi sono presa una piccola pausa per ricaricare le pile. Ero molto stanca, proprio a livello fisico. Poi ho messo su un gruppo che si chiam…

Eh eh, non dimentichi niente?
Caspita ma sapete tutto! Hai ragione, per un anno ho fatto parte del corpo di ballo di “Domenica in” su Raiuno. Poi, con altre tre ragazze, ho messo su un gruppo che si chiamava “Le dolci manie” e per un po’, qualcosa come cinque o sei mesi, siamo state ospiti fisse della trasmissione di Luciano Rispoli “Tappeto volante” su Tmc. Questo gruppo però si è sciolto poco dopo per problemi di invidie e gelosie varie al suo interno. Poi ho avuto la mia prima esperienza teatrale al fianco di Enrico Montesano e Barbara D’Urso in “Meno male che c’è Maria” con la regia di Pietro Garinei. E’ un’esperienza che ricordo con particolare piacere perché portare in giro uno spettacolo per due anni è una cosa pazzesca, con professionisti di quel calibro poi!

Qualche anno fa in un servizio a “Verissimo” parlasti di un progetto musicale, con un brano che si chiama “Angelo maledetto”.
Sì, è un progetto che però non è andato in porto. O meglio, il disco è stato realizzato, ma, finita la storia con il mio ragazzo di allora che era anche il mio produttore, non se n’è più fatto nulla. E quindi ho messo quelle canzoni nel cassetto aspettando il momento giusto per tirarle fuori…

E ora?
Ora ho appena finito di realizzare questo nuovo singolo “Onda elettrica” che si può scaricare gratuitamente dal mio sito. Non è prevista per il momento la pubblicazione, ma c’è in ballo un progetto che se si concretizzerà mi darà la possibilità di togliermi qualche soddisfazione nei confronti di alcune persone…



Parlaci del tuo provino per “Non è la Rai”…. Tu già avevi lavorato per Boncompagni a “Domenica in”, diciamo che hai trovato la strada spianata…
Mica tanto! Ho dovuto fare comunque il mio bravo provino! Cercavano ragazze che sapessero ballare il tip tap e benché non fosse la mia specialità mi presero e così iniziò la mia avventura a “Non è la Rai”

Se ti chiedessi il momento più bello vissuto nel mitico studio 1?
Guarda, mi riesce davvero difficile dirtene uno soltanto. Ti direi ogni giorno, davvero! Ricordo che andare “a lavorare” era un vero piacere…. Era una grande gioia essere lì, per tutto quello che ruotava intorno alla trasmissione, per l’ambiente…

A proposito di ambiente, eravate davvero tutte così amiche come volevate farci credere? Sai, riesce difficile pensare che fra cento ragazze sia sempre tutto rose e fiori…
Quello è ovvio, i gruppetti si formavano per forza di cose… ma non era una cosa fatta con cattiveria, i gruppetti nascevano per affinità di diverso tipo, che poteva andare dall’età, alla semplice compatibilità di carattere. Ma non è che odiassimo persone appartenenti a gruppi diversi, anzi!

Eleonora Cecere e Angela Di CosimoHai mantenuto contatti con qualcuna delle tue ex colleghe?
Sì, molti! Emanuela Panatta, Alessia Gioffi, Francesca Pettinelli, Arianna Governatori, Chiara Caputo… e soprattutto con Angela, che è la mia migliore amica!

Ti aspettavi di più dopo “Non è la Rai”?
No. Anche perché le proposte non sono mancate, sono stata io a decidere di fermarmi un po’, per il motivo che ti dicevo prima, ne avevo proprio bisogno a livello fisico.

Torniamo a “Non è la Rai”, tu, come molte altre, eri spesso doppiata però una canzone (I want you I need you) l’hai cantata con la tua voce…
In realtà con la mia voce ne ho cantate due! Ne feci anche un’altra per “Bulli e pupe” con Roberta Carrano.

Ah questa non la sapevamo… vedi che non è vero che sappiamo tutto tutto?
Vabbè però la abbiamo cantata solo una volta, siete perdonati dai…

Come nasceva il fatto di cantare con la vostra voce? Eravate voi a chiedere di farlo, oppure delle prove che faceva Boncompagni…
Semplicemente mi fu data quest’occasione e non la lasciai scappare.

E come mai poi non hai continuato a cantare con la tua voce? Alla fine in “I want you I need you” eri stata molto brava…
Beh tieni presente che le altre erano molto difficili… “Land of 1000 dances”, con quel “na na na na” era bella tosta!

Eleonora CecereA proposito di canzoni, c’è un giochino che ci piace fare con voi ragazze: se ti chiedessi di dirmi tutte le canzoni che hai cantato negli anni a “Non è la Rai” cosa mi risponderesti?
Sicuramente che sono molte! Allora: “I’m in pieces”, “Believe it”, “I want you I need you”, “Cosa resterà di questi anni 80”,“Land of 1000 dances”.

Ne mancano ancora…
Dai dammi una mano, sono passati 10 anni…

Ce ne sono due da solista… inserite anche nelle compilation…
Ah, è vero: “This will be” e “Don’t you worry ‘bout a thing”!

Brava, ma ne mancano ancora un bel po’! Dai ti aiuto io: una in coppia con Angela…
Funky street.

Poi due sempre con Angela ma anche con Pamela….
Peaches ‘n cream” e “In ginocchio da te.

E altre due con Angela, Pamela ed Emanuela….
Oh mamma! “Strapazzami di coccole” me la ricordo, ma l’altra???

Pa…
Pa…?

Pata….
Ah sì, “Patatrac”! Che parto sto giochino! Ma davvero così tante canzoni mi hanno fatto cantare?

A quanto pare sì! Senti, se ti chiedessi chi era la più brava fra di voi?
La più brava non c’era! Eravamo tutte brave! Sicuramente c’era chi era più dotata nel ballo o chi aveva una voce più potente di altre ma dire chi era la più brava è impossibile! Eravamo tutte brave perché tutte ci siamo impegnate, tutte abbiamo imparato molto da quell’esperienza…

Immagino quindi che sia inutile chiederti chi era la meno brava…
Infatti! Vale lo stesso discorso.

E se invece ti chiedessi chi di voi forse è stata un po’ sottovalutata?
Cioè?

Cioè chi di voi avrebbe potuto fare di più…
Beh quello sicuramente io! Se avessi avuto più spazio avrei potuto senza dubbio fare di più!

Eleonora Cecere (dedica)Un’ultima domanda: durante “Non era la Rai” vi fu chiesto quanto guadagnate voi ragazze… le risposte furono diverse… qual è la verità?
Bella domanda! Ride, poi continua Guadagnavamo molto! Lavoravamo anche molto, ma i guadagni ripagavano bene i nostri sforzi! Perché al di là della trasmissione, c’erano i compensi per il merchandising e soprattutto le serate. Poi c’erano anche le compilation: chi cantava con la propria voce prendeva anche una piccola percentuale sulle vendite… Diciamo che eravamo le protagoniste di un programma di successo ed eravamo pagate di conseguenza.

Ok… Ora ti lasciamo andare… grazie per la disponibilità e in bocca al lupo per il progetto di cui ci parlavi prima!
Grazie a voi e crepi il lupo!