Intervista a Tatiana Donati

Tatiana DonatiIntervista realizzata da Mario Denti nel 2015.

Ciao Tatiana e grazie per aver accettato l’intervista per nonelarai.it. Ti ricordi come sei arrivata alla trasmissione?
È andata pressappoco così: la mia migliore amica mi chiese se potevo accompagnarla a fare un provino, poi propose anche a me di farlo. Dopo neanche una settimana fui contattata dalla redazione di Non è la Rai e iniziai la prima puntata con Enrica Bonaccorti, che condusse l’edizione più speciale: poche ragazze, le più carine, scenografia stupenda, e poi Enrica, persona stupenda.

Quando hai capito che la tua vita stava cambiando e che eri diventata popolare? E come sono nate tue imitazioni?
Il primo anno non ero particolarmente in vista. Il mio momento arrivò durante la seconda edizione con Paolo Bonolis. Per la questione delle imitazioni, tutto nacque quando andammo a Sulmona per una partita di calcio di beneficenza che vincemmo: la sera in hotel ci radunammo in una delle stanze; mi ricordo che c’erano Cristina Quaranta, Samantha Dell’Acqua, Ilaria, Roberta, Alessia, Claudia Gerini. Iniziai così a fare le imitazioni di alcune ragazze. Ci fu un vero delirio! Chiesi però alle ragazze di non far sapere nulla a Boncompagni o alla Ghergo: temevo infatti che esibendomi sul palco avrei perso la spontaneità e avrei fallito, tradita dall’emozione. E invece qualcuna lo riferì a Gianni, così venni convocata per fare un’imitazione a mio piacimento in presenza degli autori: quella fu la prima volta che vidi Boncompagni ridere!

Tatiana DonatiLa cosa più stressante e quella più divertente in trasmissione?
Cose divertenti ce ne sono state davvero tante: gli sponsor, i tuffi in piscina, i balletti. Invece la cosa più noiosa per me era lo spazio dedicato ad Ambra e il suo zainetto.

Ti aspettavi di non partecipare alla quarta edizione del programma?
Avendo partecipato a tre edizioni ci rimasi un po’ male quando non fui chiamata alla quarta, ma non più di tanto.

Com’è cambiata la tua vita una volta finito il programma?
Ho lavorato per un lungo periodo con la fotografia come modella per workshop. Guadagnavo piuttosto bene, ma poi decisi di andare a Londra per imparare l’inglese. Di Londra conservo un ricordo più forte di quello di Non è la Rai! Era il 1996/1997: mentre ero a Londra mia mamma mi riferì che mi ricontattarono per il programma Macao ma io non volli partire… Londra mi aveva stregata!

Hai lavorato con diverse ragazze che vediamo ancora in TV o nello spettacolo in generale; ci daresti un aggettivo per ognuna di loro e quale rapporto avevi, se lo avevi? (Miriana, Ambra, Romina Mondello, Antonella Mosetti, Laura Freddi, Alessia Merz)
Ambra non l’ho mai frequentata ma l’ho apprezzata molto: è intelligente, acculturata, una brava attrice. All’inizio era solo una ragazzina insicura rafforzata dalla presenza di Gianni il quale però l’aveva plasmata un po’ troppo a sua immagine e somiglianza. Romina Mondello: premurosa. Antonella Mosetti: narcisista. Miriana: svampita. Alessia Merz: alla mano. La più snob, per me, era Sabrina Marinangeli.

Hai rivisto qualche tua ex collega?
Ho incontrato solo Francesca Rinaldi, Francesca Pettinelli, Tania e Pamela, mentre ho sentito Raffaella Ferrero e Alessia Gioffi.