Intervista a Sabrina Marinangeli

Sabrina MarinangeliIntervista rilasciata nel 2006.

Allora Sabrina, sono passati ben 13 anni da quando tu abbandonasti il programma. Per sommi capi cosa è successo di importante nella tua vita?
Dopo Non è la Rai c’è stata “Buona Domenica”, Il “Costanzo Show” dove ero la cantante solista, un anno fantastico perché con la band di Demo Morselli mi sono divertita davvero tanto. Poi c’è stato “In bocca al lupo”, “I cervelloni”, varie edizioni di “Domenica In”, ma non ricordo quante perché sono un po’ smemorata. Anche se devo dire che il vero salto di qualità ancora non c’è stato, spero ci sarà perché la speranza è l’ultima a morire. Però purtroppo in questo momento ci sono solo reality, non c’è più il varietà e quindi è molto difficile per me trovare una collocazione. Spero che torni presto la professionalità vera, quella per la quale sono i ballerini veri a ballare e i cantanti veri a cantare…
Per quanto riguarda la mia vita privata, sto vivendo una storia molto importante e sono felicissima. Oggi Sabrina è una ragazza di 34 anni che ama la vita, ama la sua famiglia, ama gli animali, il giardinaggio, la musica e amerebbe il suo lavoro se le dessero l’opportunità di farlo in maniera decente. E’ un anno che sono ferma, è da maggio dell’anno scorso, dall’ultima Domenica In che non faccio nulla. In questo momento sto lavorando per poter lavorare. Sto lavorando a dei progetti che spero si possano concretizzare in futuro.

Puoi anticiparci qualcosa?
No, perché non lo so neanch’io. Ti spiego: sto lavorando perché quest’ambiente è una pubblica relazione continua. Devi avere contatti, rompere le scatole. Io sono una che le scatole le rompe poco, ma un anno di non lavoro mi ha insegnato che forse devo iniziare a farlo anch’io. Telefonare, bussare alle porte per sapere cosa riserva il palinsesto autunnale e chiedere lavoro, cose del genere…

Beh, per chi ha una voce di tutto rispetto come la tua non dovrebbe essere un problema riuscire a fare anche delle serate in giro per locali, no?
Guarda, qualcosa mi è stata proposta e l’ho anche fatta l’anno scorso. Purtroppo però non è un ambiente che mi piace molto, perché sai, la gente beve, va su di giri, non mi sento sicura. E poi non mi piace lavorare la notte, mi sballa tutti gli orari.

Fra l’altro sappiamo che ti eri proposta come concorrente per l’ultima edizione della fattoria…
Non mi sono proposta, diciamo che avrei avuto piacere di partecipare. Ho cercato dei contatti che non sono riuscita a trovare perché purtroppo è abbastanza difficile. Anche in questo se non hai le conoscenze giuste non riesci a entrare facilmente. Per questo preciso momento storico forse devi un po’ adeguarti a quello che la tv propone. In questo momento propongono i reality? L’unica cosa che si può fare per lavorare forse sono i reality. Poteva essere un’opportunità per cercare di ripropormi e riacquisire quella popolarità che si è un po’ spenta negli ultimi anni perché chiaramente stando lontana dalla tv la gente non può ricordarsi a vita di te. Anche se devo dire che ogni tanto per strada c’è chi mi dice: “Ah, ma tu sei quella che faceva quella trasmissione?” e ovviamente la cosa mi fa molto piacere.

Qual’è la trasmissione che nominano più spesso?
Beh, senza dubbio Non è la Rai: se la ricordano tutti! E’ stato un boom pazzesco! I ragazzini che stavano là fuori erano qualcosa di fantastico. Il Palatino era affollatissimo, quando arrivavamo agli studi ci si buttavano sulle macchine e a tratti avevi anche paura.



Tornando quindi un attimo al discorso reality, ci hai detto che ti avrebbe fatto piacere partecipare, ne deduco quindi che tu ti ritenga ancora una persona nota?
Mi ritengo una persona che ha fatto tante cose anche importanti. Anch’io ho avuto il mio momento di notorietà più o meno grande. Ritengo che una certa fascia di pubblico si ricordi ancora di me. E quindi non credo sia inopportuno che io faccia un reality. Parliamoci chiaro, se l’ha fatto Pamela che dopo Non è la Rai non ha fatto più nulla, vi pare che non lo possa fare io? Nulla contro Pamela per carità, ma se è stata data a lei la possibilità di farlo, non vedo perché non possa essere data a me.

E quella sarebbe stata l’occasione giusta per rincontrare il bel Markus...
Aaaaah! Ma perché, pensate che ci sia stato qualcosa?

Noi non lo sappiamo, ma su un giornale tempo fa si insinuava che...
Guarda, la verità è che ci incontrammo in questo posto nelle Marche di cui non ricordo neanche il nome ed eravamo entrambi ospiti. Dopo le presentazioni ci siamo seduti allo stesso divanetto e abbiamo condiviso un drink insieme, nulla di più. Devo dire un bellissimo ragazzo... Un po’ moscio ma bello bello! Diciamo che sapeva di poco... Vuoi per il fatto che non conosce bene l’italiano, vuoi che magari di carattere non è molto estroverso, diciamo che non aveva dei grandi argomenti di conversazione, ecco...

E non sono le uniche foto di gossip che sono uscite...
Ne sono uscite anche altre, è vero, alcune con Pieraccioni e tantissime con Claudio Lippi. In particolare, in una di queste sembra che ci baciamo sulle labbra. La verità è che siamo degli amici molto affiatati. Non abbiamo la possibilità di vederci spesso ma ci sentiamo regolarmente. E’ rimasta questa bella amicizia da “Buona Domenica”. Lui è una persona fantastica, un uomo di estrema dolcezza, estrema signorilità. Fra noi c’è un forte affetto, un legame affettivo fortissimo ma che non va assolutamente a toccare la sfera sentimentale.

Sabrina MarinangeliChiuso l’angolo del pettegolezzo, torniamo a Non è la Rai. Come arrivasti al programma?
Io avevo fatto “Domenica In” con Gianni e ho lavorato tantissimo con lui trovandomi molto bene. L’anno successivo si spostò nell’allora Fininvest, sapevo che stava facendo questo programma perché lo guardavo da casa anch’io. Mi informai sul posto dal quale veniva trasmesso e andai a trovarlo. Arrivata lì, dopo i saluti, mi disse di andare a cambiarmi. Sono entrata in corsa, il programma era già iniziato da un mesetto. Lì mi fermai un bel po’ ma poi andai via perché certe cose non mi stavano più bene. Vedevo che veniva dato tanto spazio a chi faceva finta di cantare e io che cantavo davvero ne avevo sempre meno. Allora pensai che camminando con le mie gambe avrei potuto fare dell’altro. In ogni caso, il bilancio della mia esperienza a Non è la Rai è più che positivo, è andata molto bene, ma chissà cosa sarebbe successo se fossi rimasta ancora un po’...

Tu andasti via qualche mese prima della fine della seconda edizione però, vero?
Sai che non mi ricordo? Come ti dicevo sono una smemorata cronica e non ricordo neanche quante edizioni di Non è la Rai ho fatto. Ricordo che andai via poco dopo il mio compleanno, quindi era sicuramente Aprile.

Come lo dicesti a Gianni?
Non mi ricordo neanche se glielo dissi! Ricordo che ne parlai direttamente in trasmissione, chiesi ad Ambra se me lo faceva dire. Poi non mi ricordo se fu lei o Francesca Gollini a darmi la possibilità di farlo, fatto sta che comunicai questa cosa abbastanza inaspettata nello studio.

Talmente inaspettata che ci fu chi ci rimase male: spesso chiediamo alle ragazze che hanno fatto tutte le edizioni quali fra le ragazze che sono andate via hanno lasciato i vuoti più significativi e sai che Angela Di Cosimo ci ha fatto il tuo nome?
Oh Dio ma davvero? Guarda qua! Ci fa vedere il braccio Mi è venuta la pelle d’oca! Mamma mia che carina! Salutatemela tanto!

Sarà fatto! Tornando a Non è la Rai, il primo anno eri in primissima fila, ti misero ancora più in risalto a “Bulli e Pupe”. Nella seconda edizione invece un pochino meno...
Ed ecco infatti perché decisi di andare via. Poi fra l’altro mi ritrovo un carattere molto istintivo e forse dovrei prima riflettere e poi agire... invece io prima agisco e poi rifletto. Ride. La verità è che volevo comunicare col pubblico, condividere le mie emozioni ma purtroppo non mi veniva più data l’occasione di farlo e scaldare la sedia non era una cosa che mi interessava.

Con Gianni in che rapporti sei rimasta?
Gianni l’ho rincontrato tempo fa e devo dire che lui è una persona davvero speciale.
Lui è stato un grandissimo maestro. Prima di “Domenica In” feci una cosa bellissima al Sistina con Gino Bramieri, ma è stato con Gianni che ho imparato tutto. Ho una stima profonda nei suoi confronti.

E con le ragazze invece?
Con le ragazze invece... Se le vedo le saluto. Ride. Nessuna di loro fa più parte della mia vita. E me ne dispiace perché mi piacerebbe riallacciare un rapporto ma non è accaduto... Magari accadrà in futuro.

E ai tempi della trasmissione
Io avevo stretto con Cristina Quaranta perché è troppo figa quella donna! Poi in realtà più o meno con tutte. Il nostro gruppetto era composto da Miriana, Laura, Ilaria, Samantha Dell’Acqua... Diciamo quelle un pochino più in vista e se vuoi anche quelle un po’ più bersagliate dalle malelingue che sicuramente ci saranno state. Io poi sono una molto schiva al pettegolezzo, anzi mi da proprio fastidio. Poi da qui a dire che non ci sopportassimo ce ne passa!

Possibile che non avessi neanche un’antipatia nei confronti di qualcuno?
No, devi credermi. Anche perché quando lavori tutto il giorno con un gruppo di 200 ragazze e te ne metti contro una o due è davvero la fine! Lavori male, non vivi più, quindi se non altro per il quieto vivere, non ci pensavo proprio a coltivare antipatie con nessuno.

Poi fra l’altro, lì a Non è la Rai c’era una persona di famiglia: tua cugina Alessia che era una fra le vocalist più brave del programma...
Mia cugina? Ma ti riferisci ad Alessia Marinangeli? Io e lei non siamo assolutamente cugine, si tratta solo di un caso di omonimia! Poi per tutta una serie di motivi diventammo amiche e anche le nostre famiglie iniziarono a frequentarsi, ma non siamo parenti, proprio no. Purtroppo anche con lei ci siamo un po’ perse per cui non saprei dirvi che fine ha fatto.

Ti ricordi le canzoni che cantavi a Non è la Rai?
E come no? “La pelle nera” l’avrò fatta un milione di volte! “Knock on wood”, il medley di Steve Wonder... Una volta ho fatto anche “Io vivrò”, “E penso a te”, “Poster”, “Sabato pomeriggio”, “Don’t let me be misunderstood”. Quante! Poi a “Bulli e Pupe” partecipavo a tutti i musical, tantissimi brani, sarebbe impossibile nominarli tutti.

Come si relazionava il primo anno una ragazza come te che era fra le tre vere voci del programma?
Guarda, la cosa che io detesto di più è quando una “se la tira”, detto in modo volgare. Non è proprio nel mio stile. Non era giusto che io mi sentissi superiore a qualcuno perché io sapevo cantare e le altre no. Anche perché io ero lì per fare il mio lavoro. Come me la pensavano anche Elena e Valentina, tutte e tre ci ponevamo in modo molto umile, senza nessuna aria di superiorità nei confronti delle altre. Non c’era motivo di atteggiarsi, era solo un piacere potersi esprimere diversamente. Poi magari l’invidia da parte delle altre ci sarà pure stata, ma io questo non lo so.

Se ti chiedessi chi era la ragazza più brava di Non è la Rai?
Ognuna aveva una sua particolarità, un suo modo di essere. Chiaramente non tutte e 200, sarebbe ipocrita da parte mia dirlo, però fra quelle più in vista, ognuna aveva la sua particolarità. Io credo che Ambra sia stata una ragazza molto intelligente che si è saputa gestire. E’ una ragazza in gamba e per questo secondo me avrebbe meritato di fare di più. Lei sicuramente aveva una marcia in più.

E invece la meno brava?
Non lo so, alla fine tutte eravamo lì perché speravamo in uno spazio, per cui indicare chi quello spazio non se lo meritava mi sembra ingiusto. Credo che tutte avessimo diritto ad un angolino di un qualcosa. Posso dirti che Ambra meritava lo spazio che ha avuto perché come ti ho già detto lei è una ragazza molto in gamba e a me piace davvero moltissimo. Ci sono state molte polemiche intorno al suo personaggio, intorno al famoso auricolare per esempio. Beh, anche altre ragazze lo usarono, ma nessuna venne fuori come lei.

Sabrina MarinangeliParlaci un po’ della tua esperienza cinematografica?
Oh mio Dio! ma pure questo sapete? Ride. Il film in questione è “Nostalgia di un piccolo grande amore” per la regia di Antonio Bonifacio. Il tutto è stato un gioco, io ero appena diciottenne e non avevo mai recitato... ed in effetti si vede! Ride. Nel cast anche Brigitta Boccoli e un giovanissimo Massimo Di Cataldo. Il film non credo fosse destinato al cinema, ma solo alla televisione e fra l’altro il dvd è reperibilissimo su internet. E’ stato divertentissimo, anche perché facevo la cattiva che è sicuramente più stimolante come ruolo. Poi diciamo che la mia carriera di attrice è morta lì però proprio quest’anno ho frequentato un corso di recitazione con Edoardo Scatà. Sai, ho pensato di approfittare di questo periodo di fermo lavorativo per migliorarmi e crescere professionalmente. E’ stato molto bello e utile, penso infatti che lo frequenterò anche l’anno prossimo.

A proposito di corsi, ci parli un po’ di questa fantomatica scuola che c’era all’interno di Non è la Rai?
Ah che bella che era! Era una sorta di “Amici” in piccolo. Era una scuola di dizione, di recitazione, di canto e di danza. Facevamo anche ginnastica se non sbaglio. Ricordo che volevano insegnarmi a tutti i costi a fare la spaccata ma io non la sapevo fare. E mi spingevano verso il basso... Quante risate! La scuola non era aperta a tutte ma solo ad alcune di noi, scelte da Gianni o da Irene Ghergo, non ricordo bene. La frequentavamo al mattino, prima della trasmissione. Poi venne sospesa ma non ne ricordo il motivo. Fra l’altro secondo me era un’idea geniale come tutte le idee di Gianni perché qualche anno dopo come vedi è venuto fuori “Amici”! La situazione era più o meno la stessa. Non si dormiva lì, non era proprio una cosa a tempo pieno ma la situazione era comunque molto simile.

In alcuni momenti, oltre a cantare, ti trovavi a fare anche delle coreografie...
... Ed io ero proprio di legno! Ride.

Beh no, dai! Proprio di legno no, però sicuramente c’era gente più preparata... Ti creava qualche imbarazzo questa cosa?
Devo dirti la verità, proprio no! Perché io ci giocavo anche un po’ su questo essere impacciata e mi ci divertivo. Ero sicuramente un po’ imbranata anche perché io non avevo mai ballato ma non l’ho mai vissuto come un problema. Anzi ti dirò di più: da un certo punto in poi dal famoso quartetto andò via Elena Moretti e subentrarono Laura Freddi e Francesca Pettinelli, quindi io ero davvero l’unica a non saper ballare in mezzo a persone, soprattutto Miriana e Francesca, che si muovevano come delle dee! Ride. Però no, non l’ho vissuta in maniera negativa. Ero molto sicura di me stessa per cui non pensavo a cosa potessero dire o pensare da casa.

Bilancio totale della trasmissione
Io credo che sia stata la trasmissione più divertente e di grande ascolto degli ultimi 15 anni. Magari ce ne fossero ancora di trasmissioni così. E’ stato un programma di grande interesse da parte del pubblico, perché vuoi o non vuoi la ragazzina giovane, carina, divertente e spigliata destava interesse. E riusciva a farlo senza essere volgare, che è una cosa importante. E se posso aggiungere una cosa, mi sembra di aver capito che spesso alcune ragazze che hanno partecipato al programma si vergognano ad ammetterlo o addirittura lo negano. Ed è sbagliatissimo, perché è stata una grandissima gavetta, una grandissima scuola. Sicuramente non aveva un contenuto culturale altissimo, ma dimmi tu se andiamo meglio adesso con tutti questi reality! Non è la Rai secondo me è stata una trasmissione fichissima, lo voglio sottolineare e sono fiera di averne fatto parte!

Quindi se adesso squillasse il telefono e Gianni ti volesse per una nuova ipotetica edizione di Non è la Rai...
Ma magari! Chiaramente cambia un pochino il ruolo che vorrei. Non sono più una ragazzina di 18 anni, ho un’immagine diversa e oltre a cantare mi piacerebbe ritagliarmi uno spazietto parlante.

E se invece fosse Simona Ventura che ti vuole per l’isola?
Ecco, per l’isola sono già un po’ più titubante: gli insetti, l’assenza del bagno sono cose che mi turbano un pochino. Però se magari mi proponesse Music Farm non ci penserei su due volte!

Essendo tu una cantante, immaginiamo che un tuo sogno possa essere l’incisione di un disco, no?
La discografia in questo momento sta attraversando un periodo molto particolare. In realtà io non ho mai puntato ad un progetto discografico e forse ho fatto male: forse quando ero più giovane mi sarei dovuta muovere di più in questo senso. Invece mi sono dedicata alla televisione e, soprattutto in anni in cui facevo una trasmissione dietro l’altra, ho accantonato l’idea di incidere un disco... E adesso un po’ mi mangio i gomiti, devo dire la verità... Partendo dal presupposto che nessuno ti bussa alla porta per dirti: “Per caso vuoi fare un disco?”, se proprio mi venisse proposto mi piacerebbe cantare qualcosa sul genere soul, che è la musica che preferisco. Anche se poi in realtà ascolto di tutto, dalla Mannoia alle Destiny’s Child, dalla Pausini a Mary J. Blige.

Però sarebbe sbagliato dire che nel tuo curriculum non ci sia proprio nessuna esperienza discografica...
Beh sì, c’è stato il disco di Non è la Rai!

E non solo... Pensaci bene...
Ma che vi riferite al disco di Max Tortora? Ma pure questo sapete! Mamma mia mi fate paura, sapete cose che non ricordo neanch’io. In ogni caso non si può certo dire che quello fosse il disco di Sabrina e Max Tortora, il mio è un piccolo intervento, diciamo che lui è stato carinissimo ad ospitarmi nel suo disco ma niente di più! Esperienza divertentissima perché anche Max è una persona fantastica con la quale ho un buonissimo rapporto, ma si è trattato solo di una partecipazione...

Ci parli un po’ delle serate che facevate voi ragazze di Non è la Rai?
Guarda, le serate sono state una delle parentesi più divertenti di quel periodo! Mi ricordo che si partiva e ne facevamo anche due o tre nell’arco della stessa serata, nel senso che da un locale ci spostavamo in un altro e poi in un altro ancora. Ed eravamo trattate come delle dive: frutta, drink, autografi, foto, regali, tutte attenzioni fantastiche. E poi, cosa non da poco, si guadagnavano un sacco di soldi!

E’ vero che erano vietate?
Forse sì, è vero che per un certo periodo non sono state viste di buon’occhio... Ma noi le facevamo lo stesso! Ride.

A proposito di biricchinate, sappiamo che lì nel programma c’erano molti peperini, che eravate molto controllate e spesso anche punite. Sei mai stata oggetto di punizioni o tu eri un po’ più tranquilla?
Diciamo che anch’io ero una abbastanza peperina, come tutte a quell’età. Ma non sono mai stata vittima di punizioni. Per quanto riguarda la disciplina è proprio così: c’era una certa severità, una certa attenzione nei nostri confronti come è giusto che sia! Provaci tu a tenere in uno studio 200 ragazze senza dare delle norme di comportamento! diventerebbe un macello... A quell’età poi!

Sabrina Marinangeli (dedica)Fra l’altro, si può dire che nel tuo curriculum possa essere inserita anche “Striscia la notizia” visto che per diverso tempo mandarono in onda un servizio che ti riguardava molto da vicino...
Oh mio Dio, pregavo che almeno quest’episodio non ve lo ricordaste! Ragazzi io credo che questa sia la cosa peggiore che abbia mai fatto perché mi sono vergognata da morire. Pur essendo smemorata, me lo ricordo come se fosse ieri, perché le cose che ti colpiscono e ti feriscono le ricordi bene. Eravamo ad “In bocca al lupo”, e Carlo Conti stava parlando di Monica Lewinsky. La mia amica Daniela, l’altra corista iniziò a simulare per scherzo una fellatio. Io stupida e copiona le andai dietro e simulai anch’io questa cosa finché ad un certo punto mi sono vista nel videowall e ho smesso subito con questa simulazione, sperando che non si fosse visto niente. La sera intorno alle 21:30 mi chiama un mio amico per sapere cosa stessi facendo e io gli risposi che mi stavo preparando per uscire. Lui mi disse: “Mi sa che non ti conviene uscire, non hai visto Striscia?” e mi feci spiegare. Non dando molto peso alla cosa, la sera me ne andai al Gilda e ad un certo punto vedo un gruppo di ragazzini che si davano di gomito e dicevano “E’ lei è lei!”. Ragazzi non potete capire la vergogna! Non ho dormito per 2 notti e fra l’altro il giorno dopo mi beccai un cazziatone terrificante da parte di Jocelyn. E’ stata un’esperienza terribile, TE-RRI-BI-LE! Poi magari adesso ci rido anche su, ma i pianti che mi sono fatta in quei giorni non li potete neanche immaginare.