Intervista a Monica Guidi

Monica GuidiIntervista rilasciata nel 2005.

Contattiamo Monica per email, che proprio attraverso tale mezzo di comunicazione ci rilascia questa bellissima intervista.

Monica, sono passati 11 anni da quando si è conclusa per te l’esperienza di “Non è la Rai”, cos’è successo nella tua vita in questo lungo periodo?
Un sacco di cose… La prima è che sono notevolmente cresciuta… per non dire invecchiata… Riassumendo brevemente: mi sono sposata… Mi sono separata… Ho acquistato una casa… E soprattutto ho lavorato tanto, anche troppo!!!

Ci racconti del tuo provino? Perchè andasti a farlo? Quando tu arrivasti già conoscevi il potenziale che aveva la trasmissione, era la ricerca di popolarità a muoverti? La ricerca di un trampolino di lancio? O semplicemente la voglia di divertirti un pò e di guadagnare qualcosa?
È avvenuto per caso. Mi ero appena ritrovata senza lavoro e, spesandomi l’università da sola, ero in cerca di un impiego. Il marito di mia sorella lavora negli studi di Cinecittà e per scherzare mi ha detto: “perché non provi ad andare anche tu ai provini? Tanto che hai da perdere?!” Ero un po’ perplessa, troppo grande (23 anni) e troppo seria per quel mondo… Ma poi mi sono decisa… In fondo poteva essere divertente!!! Così mi vesto in modo molto semplice, senza trucco (era agosto ed ero abbronzata) e, capelli sciolti, mi presento ai provini. In realtà per partecipare si doveva chiamare un numero e lasciare in segreteria i propri dati e la produzione avrebbe richiamato indicando il giorno e l’ora del provino, ma io mi sono imbucata dalla classica porta sul retro (aiutata da uno dei ragazzi della produzione) e mi sono mescolata alle altre “ragazzine”. Figurati che ero accompagnata dalla mamma, dal fidanzato, con la supervisione del cognato!!! Alla veneranda età di 23 anni non si sono fidati di mandarmi da sola. Comunque riempio un modulo tipo curriculum ma con domande circa le mie misure, i miei hobby, le mie aspirazioni, gli sport, ecc. Faccio il mio bel provino, ballando e facendo sorrisi per il primo piano. Poi, passando al vaglio di Gianni e Irene, risulto molto simpatica al primo, ma Irene puntualizza: “Ma ha 23 anni?!?” E Gianni: “ sì… ma ne dimostra 15!!”. Lì per lì non sapevo se prenderlo come un complimento oppure no. Alla fine mi scattano una polaroid, la allegano al mio curriculum e mi dicono la solita frase, che in questi anni ho sentito fino alla nausea: “ti faremo sapere noi”. Quindi molto tranquilla e divertita me ne torno a casa a cercare un lavoro “serio”, ma, con mia grande sorpresa, dopo una settimana ricevo una telefonata per fare un secondo provino, questa volta in costume da bagno e tacchi alti… Mmh… In effetti ero un po’ sospettosa, ma con la scorta speciale potevo andare tranquilla!!!

Secondo provino, infinito! Sfilata in costume intero (con collant, come richiesto) e tacchi alti (che portavo già abitualmente). Solita ballatina e poi cinque ore di attesa nel teatro (tra l’altro era lo studio della “Corrida”) con aria condizionata ed un freddo pazzesco!!! Meno male che avevo chi mi portava i viveri!!! E devo dire, mio malgrado, che già lì vidi le prime cose poco gradevoli: mamme che truccano ed acconciano bimbe di 12-13 anni (già allora mi sentivo molto protettiva nei loro confronti), sedicenti fotografi che proponevano book e lavori in televisione… Insomma, proprio un bell’ambientino… eravamo un gregge spaventato e disorientato in mezzo ad un branco di lupi!!!

Per fortuna io ero abbastanza grandina da capire che non era il caso di dare retta a nessuno, se non alle ragazze della produzione!!! Alla fine della giornata lessero i nomi di chi aveva superato il provino e non ricordo bene (sai con l’età…) se ci fecero subito firmare qualcosa o se andammo in seguito a firmare il primo contratto… boh!

Rifaresti Non è la Rai?
Mah… Se intendi tornando indietro, direi di sì, anche se, visti soggetti che ne sono usciti, probabilmente mi impegnerei di più per farmi notare. Non ho mai preso molto sul serio la possibilità del “successo”, per me era solo lavoro. Se intendi sapere se lo rifarei oggi, certo che sì, ma come conduttrice, credo proprio che ne sarei in grado viste le conduttrici che ci sono in giro!

Monica GuidiDurante la tua permanenza all’interno del programma non si può dire che fossi una delle ragazze più in vista… questa situazione ti stava bene o in qualche modo ti dava un po’ fastidio?
Non mi dava nessun fastidio, ero io a nascondermi sempre nelle ultime file. Non volevo rotture di scatole, come detto prima, per me era solo un modo per pagarmi gli studi in attesa di un lavoro “vero”. Non avevo mai pensato a me nel mondo dello spettacolo, quindi non avevo nessuna mira particolare… anzi!

Hai mai provato a metterti un po’ più in luce? Ad esempio chiedere di cantare, o sgomitare un pochino per avere qualche inquadratura in più…?
Mai seriamente. Soprattutto all’inizio mi sentivo veramente stupida, non ero abituata e probabilmente ero troppo grande per giocare. Ma dopo un po’ sono diventata amica con una ragazza molto simpatica (e che mi piacerebbe sapere come sta, magari mi puoi aiutare!) Samanta Menon ed ho iniziato a divertirmi di più.

Pensa che a metà anno, io e Sam, abbiamo fondato un “gruppo” con Alessia Barela, Cristina Ricciotti, Lucia Ocone, Monica (non la napoletana, ne la bionda, l’altra ma non ricordo il cognome), e, con la partecipazione occasionale di Francesca Pettinelli e Sabrina Impacciatore, ci riunivamo tutti i giorni prima dell’inizio della diretta a bordo piscina e ci raccontavamo le nostre vicende amorose. Figurati che avevamo anche un regolamento… chissà se lo trovo! E poi ognuna aveva un soprannome, non li ricordo tutti, ma il mio e quello di Sam sì: io ero Boccia (per via del seno un po’ prosperoso, visto il resto delle partecipanti!) e Sam era Boccino per ovvi motivi! Era stata Alessia a darci i soprannomi, era fissata con il mio seno. Anche nella foto che ho fatto l’ultimo giorno di trasmissione mi tiene una mano sul seno! Era totalmente pazza.

Hai stretto rapporti con qualche tua ex collega all’interno della trasmissione?
Come detto sopra la mia amichetta del cuore era Sam, e per qualche anno dopo la trasmissione ci siamo anche sentite. Poi tra matrimonio e separazione, ci siamo perse, e me ne dispiace. Per il resto non mi interessava molto legare con qualcun’altra, alla mia età avevo i miei amici e la mia vita, che non c’entrava nulla con la trasmissione. E poi lì c’era poco da far amicizia sia per la differenza di età, sia per le viperette che giravano….

Ce n’era invece qualcuna invece che proprio non sopportavi?
Quante ne vuoi! Quelle più antipatiche erano in assoluto: Miriana (un po’ troppo piena di sé), le tre bionde (che certo non brillano per intelligenza), Eleonora (un po’ sboccata per la sua età), Pamela (troppo convinta e tutt’altro che bella!), e mi fermo qui…



Hai ancora contatti con qualcuna delle tue ex colleghe?
Non ho mantenuto contatti con nessuna, ma mi piacerebbe rivederne alcune, tipo Alessia e Lucia (oltre a Sam).

Se ti chiedessi la più bella ragazza di Non è la Rai?
Beh, per la più bella è facile, almeno per i miei gusti, sia per il viso che per il corpo: Cristina Quaranta. Non mi sono mai piaciuti i visini da bimba, tanto meno i fisichetti adolescenziali… per definire “bella” una ragazza, devo un po’ rispecchiarmi in lei, e, forse per l’età, Cristina era l’unica che mi sapesse di donna e non di ragazzina…

E la più brava?
La più brava diventa difficile… Scherzi a parte, sicuramente l’unica che aveva una “voce” degna di questo nome era Francesca Gollini, ma da quel che ho letto, non ha fatto una grande carriera…

Invece quella più sopravvalutata? Che magari era messa in luce ma non lo meritava poi così tanto?
Uff, praticamente tutte… lo so voi siete fan accaniti, ma per me ogni mestiere deve essere fatto da persone che hanno il talento per farlo: un sarto che non sa cucire non può aprire una sartoria… un cuoco che non sa cucinare non può aprire un ristorante, quindi direi che lì di talenti ce n’erano ben pochi! Forse la peggiore era le Merz che non sa fare un cavolo neanche oggi! Non sapeva cantare, non sapeva neanche ballare, era di legno, e non era certo la più intelligente!Ma aveva un bravo manager….

Tu non partecipasti all'ultima edizione di "Non è la Rai", fu una tua scelta o semplicemente non ti confermarono?
Devi sapere (o forse lo sai già) che i contratti erano mensili. Ogni fine mese venivano letti i nomi delle ragazze che non avrebbero riconfermato. Io sono stata scritturata (che parola importante!!!) fino all’ultima puntata… ma negli ultimi mesi quasi pregavo che leggessero il mio nome: mi ero stancata ma avevo comunque bisogno di quel lavoro e quindi non avevo il coraggio di rinunciarci da sola, ma sai, se non ti riconfermano, non è colpa tua! Durante l’estate del 1994 feci dei colloqui di lavoro e a settembre venni assunta in una grande azienda del gruppo Ferrovie dello Stato, un posto d’oro! E quindi presi la strada che sto percorrendo tutt’oggi: quella di una ragazza normalissima, con un lavoro normalissimo ed una vita tranquillissima!!!

Nei mesi di trasmissione, mi ero accorta che comunque non avrei potuto far parte di quel mondo, avevo avuto un’educazione troppo rigida che mi portava a diffidare di tutte quelle “luci” e della facilità “a far soldi” senza nessuna fatica, ma solo sfruttando l’aspetto fisico. Ero un po’ delusa, alla fine mi ero resa conto di avere molte più qualità di tante altre, ma di non aver fatto nulla per metterle in mostra, forse per paura di dover scendere a compromessi che non avrei mai accettato. Inoltre ci si spostava molto per lavoro ed io avevo un ragazzo (che poi ho sposato) che non era molto contento di vedermi partire per fare serate in discoteche dove potevano importunarmi.

A conti fatti e con il senno di poi, credo che mi sarei potuta divertire di più se avessi avuto meno giudizio e se non avessi avuto il ragazzo… Tutto sommato piacevo molto alla responsabile della segreteria di produzione, che tentava in tutti i modi di coinvolgermi ma ero io a non avere proprio interesse!

E va bè!! Posso sempre dire di avere avuto la mia occasione e di non averla voluta cogliere… comunque mi sono divertita molto ed è stata sicuramente un’esperienza particolare che non capita a tutti.

La mia vita è bella così com’è, sono soddisfatta della donna che sono diventata e di tutte le mie conquiste come essere umano. In più la mia vita sentimentale è spettacolare… E sono molto serena. Ora manca solo un bel bebè e mi sentirò completamente realizzata!