Intervista ad Angela Di Cosimo

Angela Di CosimoIntervista rilasciata nel 2006.

Incontriamo Angela per un caffè a Roma. Si presenta al bar concordato con un po’ di anticipo e ci mettiamo meno di un secondo a riconoscerla: per lei il tempo sembra non essere passato.
Bisogna ammettere che la trascrizione dell’intervista ha dato qualche problema dal momento che più che di un’intervista si è trattato di una chiacchierata, in cui scattava una risata ogni dieci secondi. Per cui quello che leggerete non rende bene l’idea di quanto allegra e simpatica sia stata la conversazione.

Angela, sono passati 10 anni dalla fine del programma. Domanda d’obbligo: che cosa è successo nella tua vita in questo lungo periodo?
Sono successe tantissime cose! Innanzitutto sono diventata mamma di una bellissima bambina di tre anni di nome Martina. Mi sono sposata, separata e ora ho un nuovo compagno con il quale conduco una vita “normale”. Da 3 anni gestisco una scuola di danza nella quale insegno da 5.
Subito dopo Non è la Rai invece, ho continuato a lavorare sempre all’interno di corpi di ballo per diverse trasmissioni televisive: “Domenica in”, “Carramba che sorpresa”, “I cervelloni”, “Gelato al limone”, fino ad arrivare a “Sarabanda” che ho fatto per 3 anni e che è stato il mio ultimo lavoro in televisione prima di sposarmi e diventare mamma. Adesso, come ti dicevo, gestisco la palestra e faccio la mamma a tempo pieno. Mi piacerebbe tornare a fare spettacolo ma non ne avrei veramente il tempo materiale per cui per il momento sono felicissima così.

Tornando a Non è la Rai, ci racconti del tuo provino?
Cercavano delle ragazze o, per meglio dire, delle bambine che sapessero ballare il tip tap. Eravamo io, Pamela ed altre due ragazze che però non mi ricordo…

Emanuela Di Lorenzo…
Sì bravo, Emanuela Di Lorenzo mentre l’altra ragazza si chiamava Federica ma il cognome non me lo ricordo proprio.
Il provino lo feci con Gianni, Irene Ghergo e la coreografa Marina Cinti e per fortuna andò bene!



L’11 gennaio 1993, lo sappiamo tutti, la trasmissione passò su Italia Uno e a voi venne concesso molto più spazio…
…Questo lo sai tu, io la data non l’avrei mai ricordata! Ride.

Quello che non tutti sanno è che anche a te fu data la possibilità di condurre un gioco per qualche giorno…
Sì, per due giorni ho condotto il famoso gioco delle chiavi con Roberta Carrano…

Solo Roberta Carrano? A me risulta che di compagne ne avevi avute due…
Due? No, non credo, mi ricordo solo di Roberta…

E se ti dicessi Alessia Gioffi?
Oh Dio, Alessia Gioffi, hai ragione! Pensa, io neanche me lo ricordavo! E’ impressionante che te lo ricordi tu e io no! Ma allora davvero sai tutto! Comunque non fu esattamente a Non è la Rai, lo facemmo al serale, a "Rock’n roll" condotto da Orietta Berti. Poi il lunedì successivo mi assentai (non mi ricordo se perché non mi andava o perché avevo qualche problema) e mi sostituì Ilaria.

Ci restasti male per questa sostituzione?
No, tutt’altro! Preferivo di gran lunga cantare e ballare.

Avevi l’auricolare?
No, io no. Lo aveva solo Roberta mi sembra… anzi no, una volta lo mise anche a me, ma poi era complicato perché Gianni parlava sia a Roberta che me e quindi sentivo le direttive che dava ad entrambe e non era così immediato capire a chi delle due stesse parlando. Poi magari a lei poteva servire di più avere qualcuno che le suggerisse i posti dove nascondere le chiavi.

Ah perché, non le nascondevi tu?
No, io le cercavo… vedi che ho trovato qualcosa che non sai!

Angela Di CosimoDal momento che preferivi cantare e ballare, vogliamo parlare delle tue canzoni?
Dio mio, credo di essere stata quella che ha avuto le canzoni più brutte. Una tristezza! Ride.
Gianni voleva che cantassi canzoni romantiche perché diceva che avevo il viso da bambina e voleva farmi dei lunghi primi piani. Ovviamente, se mi avesse dato canzoni più veloci su cui scatenarmi non avrebbe potuto indugiare con la telecamera. Però "Non ho l’età" è stata proprio un massacro per tutti e tre gli anni. Poi l’ultima, io penso la più brutta anche se lì ho dovuto dire che mi piaceva è stata "Le colline sono in fiore"! Una cosa pazzesca, con tutti questi fiori in grafica! Però qualcuna carina l’ho anche avuta, dai.

Altra cosa che non tutti sanno, è che una canzone in particolare la cantasti con la tua voce…
Sì, era "Ragazzo triste" di Patty Pravo, tutte le altre doppiatissima, playback a manetta proprio! Ride.

Come mai cantasti con la tua voce? Lo chiedesti tu o te lo impose Gianni…
No no, lo chiesi io e Gianni mi fece provare. Anche perché all’interno di "Non è la Rai" noi frequentavamo una scuola di canto e di recitazione, e benché forse non fossi prontissima, in sala d’incisione c’era Stefano che ci seguiva e ci aiutava. Dopo la registrazione potevano esserci ulteriori aiutini, per cui non è che fosse così difficile! Ride.

Anche Eleonora e Ilaria, che in genere venivano doppiate, fecero una canzone con la loro voce (rispettivamente "I want you I need you" e "Sugar sugar") e questi pezzi vennero inseriti nelle compilation, come mai "Ragazzo triste" non venne inserita? Lo sai o ancora te lo chiedi?
A dire la verità mi sembra che fu inserita…

No no, non c’è in nessuna delle compilation che uscirono, fidati.
Ah no? Beh allora non me l’ero mai chiesto… fino a questo momento. Ride.

Però poi non ci fu un seguito, cioè dopo "Ragazzo triste" tornasti ad essere doppiata…
Beh sai, con noi era difficile! Al contrario con le bravissime coriste che lavoravano per Non è la Rai in un giorno si riuscivano a registrare 3 o 4 pezzi mentre con noi, un po’ per timidezza, un po’ per paura, un po’ per qualità canore probabilmente non così evidenti, ci voleva molto più tempo. Poi tieni presente che io, Eleonora, Pamela e altre avevamo mille cose da fare: la mattina eravamo a scuola fino all’1, poi di corsa al Centro Palatino per cambiarsi e truccarsi per il programma, finita la diretta iniziavano le prove per il giorno dopo che ci tenevano occupate fino alle 9 di sera e quindi era veramente difficile trovare il tempo per la sala d’incisione! Per fortuna c’erano il sabato e la domenica per riposarsi un po’…

… Quando non c’erano le serate!
Ti dirò, di serate ne ho fatte pochissime perché per me era davvero stressante seguire certi ritmi e avevo bisogno di riposarmi.

Ok. Senti, c’è un giochino che ci piace fare con tutte voi, soprattutto con quelle più in luce: ti ricordi tutte le canzoni che cantavi a Non è la Rai? O sono troppe?
Ci provo! Allora "Non ho l’età", "Rock your baby", "Baby face", "Le colline sono in fiore", "Dio come ti amo", "Se stasera sono qui", "Strapazzami di coccole", "Peaches ’n cream", "To love somebody"… ammazza quante!

E ce ne sono ancora molte…!
Con la stessa formazione di "Strapazzami di coccole" cantammo anche "Dancin’ in the street" e "Patatrac"…

Anche da solista ce ne sono altre…
Ehm… vediamo un po’… "Una lacrima sul viso", "Fortissimo"… ehm… e poi?
Con disinvoltura le indico il maglione che sto indossando, lei sgrana gli occhi e si nasconde il viso con le mani.
Oh Dio "Il pullover", che brutto ricordo che hai risvegliato! La cantavo con un orrendo maglione lunghissimo sopra ad una gonna a pieghe… mamma mia vorrei morire se ci ripenso.

E ce ne sono anche altre
Ammazza quante ne ho cantate!

Pensa ad una con Emanuela e Pamela
Ah sì, "Reach out I’ll be there"… questa bellissima! Una coreografia pazzesca, mi piaceva un sacco… un po’ faticosa che infatti alla fine avevo sempre un fiatone allucinante, però proprio bella!

E "In ginocchio da te" che la vogliamo dimenticare?
Mamma mia, con quel modo strano di mettere le braccia che ci facevano fare… Io, Eleonora e Pamela. In realtà quella era per un serale anche se poi l’abbiamo ripresa nel pomeriggio… Solo nella prima edizione però, poi è stata accantonata per dare spazio a tutte le altre bellissime. Ride di gusto. Quella mitica sarà sempre "Le colline sono in fiore" mentre invece quella che ricorderò sempre, perché la cantai tantissime volte fu "Non ho l’età"… anche il primo anno, nella famosa gara bionde contro more vinsi una puntata cantando "Non ho l’età"… C’era ancora la Bonaccorti, io ero piccolissima, 14 anni, 30 chili, senza un filo di trucco e con quei vestitini orrendi!

A proposito di questo, si può dire che in quel programma c’era un’attenzione particolare all’immagine, no? Anche perché voi dettavate moda in fatto di vestiti e capelli. Per esempio tu avevi la frangetta…
… No, io non avevo una frangetta, avevo un frangettone che mi partiva da metà testa, con una piccola ciocca di capelli appuntata sulla testa da un elastico, rigorosamente coperto perché non si doveva vedere, e poi questa cascata di capelli mossi. Assolutamente struccate, completamente struccate! L’unica cosa che potevamo mettere era un po’ di cipria per evitare il calore dei riflettori.

Angela Di CosimoMa quest’immagine dovevate mantenerla per contratto? Come mai nessuna di voi, in quella che è per eccellenza l’età della ribellione, un bel giorno non si è presentata con un nuovo taglio di capelli?
Non mi ricordo se fosse sul contratto… Non mi sembra…. Semplicemente Irene Ghergo voleva un’immagine molto riconoscibile, molto infantile in alcuni casi anche perché magari io a 15 anni con un rossetto rosso e il rigo alle labbra a cantare "Non ho l’età" sarei stata inappropriata.

Parlando invece dell’abbigliamento, a volte avevate cose realmente immettibili nella vita di tutti i giorni: fiocchi, strisce, perline sparsi dappertutto anche sulle scarpe…
Io ce le avevo tutte belle le scarpe! Sono stata fortunata! Per quanto riguarda l’abbigliamento, qualche problemino l’ho avuto dal momento che ad un certo punto ero un po’ ingrassata… Certo non ero "grassa" ma non rientravo in quelli che erano i canoni della tv e dei miei 14 anni. Quindi assolutamente vietate maglie strette che potessero lasciar intravedere delle forme, in genere il colore era il nero. Potevano esserci delle lamentele perché magari preferivamo vestirci un po’ più normali, dove per normale intendo un jeans una magliettina… però già una magliettina scollata a loro non piaceva per niente… magari la facevano mettere a Miriana che all’epoca aveva già 21 anni, ma per noi più piccoline era assolutamente preclusa la possibilità di mettere qualcosa del genere.

A Non è la Rai voi avevate dei vestitini spesso molto succinti. Ricordo in particolare un gioco per uno sponsor in cui voi eravate vestite da Babbo Natale e avevate queste gonnelline davvero molto molto corte. Volendo fare un confronto con le veline, forse voi in alcuni momenti eravate anche più nude. Eppure voi non eravate per niente volgari come invece risultano molte ragazze che appaiono di questi tempi in tv… Come mai?
Devo dirti la verità, anch’io ho fatto caso a questa cosa. Forse anche il fatto che eravamo pulite sul viso contribuiva. Ma per esempio loro non volevano assolutamente che noi ammiccassimo alla telecamera… guai! Dovevamo essere, nei limiti del possibile, molto normali! Io per prima raramente guardavo in camera ma per me non era una cosa studiata, mi veniva spontaneo. Magari quelle un pochino più grandi che avevano capito il potere della tv e avevano capito come usarlo a proprio vantaggio, ogni tanto facevano l’occhio furbetto alla telecamera, ma per me era naturale non farlo.

E voi con questi vestitini molto corti, molto particolari e questa sbandierata ingenuità, eravate coscienti che magari a casa a guardarvi non c’erano solo i ragazzini ma potevano esserci anche persone più grandi che su di voi potevano fare un determinato tipo di pensiero?
Ti posso dire una cosa: io ho ricevuto tantissime lettere durante Non è la Rai. A scrivermele non erano soltanto le bambine o i ragazzini che potevano essere più o meno miei coetanei. C’erano anche cinquantenni o persone anziane che mi ringraziavano per la compagnia che il programma dava loro. Lì ho iniziato a pensare a questa cosa che mi dici tu. Personalmente fino a quando le lettere erano di un numero relativamente basso riuscivo anche a rispondere a tutti, quando poi iniziavano a diventare 90-100 al giorno non ce l’ho fatta più. Fra l’altro le lettere erano una cosa importantissima per Gianni, che cercava anche un certo riscontro su quali fossero le ragazze che funzionavano di più, basandosi proprio sul numero di lettere ricevute. Tant’è che fece fare anche una classifica per stabilire chi fosse la ragazza a cui arrivavano più lettere.

Hai stretto amicizie al Centro Palatino?
Sì, con Eleonora tantissimo e con Pamela anche.

E con chi sei rimasta in contatto?
Sempre con loro due. Loro sono quelle con cui mi vedo assiduamente. Qualche volta ho visto anche Emanuela Panatta e Alessia Gioffi ma poi sai, ognuno ha la sua vita e diventa difficile conciliare i ritmi di ognuna.

Se ti chiedessi la ragazza più brava di Non è la Rai
Per me senza dubbio Ambra! Non è facile gestire il tutto e portare sulle spalle un programma come Non è la Rai con tutto quello che ci ruotava intorno… E non è facile farlo a quell’età.

Molte ci indicate Ambra come la ragazza più brava, ma pensavate la stessa cosa all’epoca o è una considerazione fatta dopo? Non c’era magari una comprensibilissima invidia nei suoi confronti?
Per quanto mi riguarda, sono una persona molto tranquilla, non ho mai preteso nulla anche perché di spazio all’interno del programma non è che ne avessi poco, avevo la possibilità di esibirmi spesso, la gente da casa mi riempiva di lettere, regali e fiori. E’ normale, tutte avremmo voluto essere al posto di Ambra, sarebbe da ipocriti dire il contrario. Però lei è stata bravissima e quel ruolo se l’è meritato. Se Gianni avesse dato la possibilità di condurre il gioco dello zainetto e tutto il resto anche alle altre, me compresa, non so quante sarebbero state all’altezza. Lei invece è stata brava e costante in tutto. Le invidie sicuramente c’erano, ma ora che son passati dieci anni ti rendi conto che erano inutili e infantili.

Senti, tu sei stata a Non è la Rai tutti e quattro gli anni quindi di ragazze ne hai viste passare tante… chi ti è dispiaciuto di più vedere andar via?
Tantissimo Sabrina Marinangeli. Lei era più grande di me, ma mi ero molto affezionata, era di una dolcezza incredibile! E poi quant’era brava!

E se invece ti chiedessi la ragazza meno brava?
Guarda io te lo dico senza nessun tipo di problema: Alessia Merz! Senza dubbio lei è bellissima, sarebbe invidia dire il contrario, però a livello canoro e di balletto era sicuramente quella meno preparata. Per carità, a lei non interessava, non aveva mai studiato danza né canto (come tante altre del resto) ma non stava là per ballare o cantare.

Dedica di Angela Di CosimoUltima domanda, tu nel 1996 partecipasti insieme ad altre ragazze ad una puntata di "Generazione X", il programma che Ambra condusse subito dopo la fine di Non è la Rai. Che ricordi hai di quella giornata?
Mah guarda nulla di particolare appunto perché non è che fosse passato tanto tempo dalla fine di Non è la Rai. Fu bello ritrovarsi lì a Milano, rivedere Ambra che era tanto cambiata fisicamente ma sempre molto carina e gentile… Basta, niente di particolare.